Interpretare le traiettorie grazie ad una perfetta percezione stereoscopica e localizzazione e visione periferica. La percezione della profondità o visione tridimensionale, è una funzione di livello molto avanzato, presente negli esseri viventi più evoluti. Per poter fruire di una ottimale percezione stereoscopica, gli occhi devono possedere una buona funzione muscolare, sia per portare gli occhi sul bersaglio, quindi muoverli bene, ma soprattutto mantenerli entrambi ben centrati. Una volta raggiunto, il target dovrà essere perfettamente focalizzato, per coglierne anche i più piccoli dettagli, differenziandone le minime variazioni di prospettiva angolare.
Quindi anche le funzioni accomodative o di focalizzazione delle immagini, dovranno funzionare in modo ottimale, esaltando le differenze tra figura e sfondo. Una buona visione stereoscopica, è alla base di tutte le valutazioni spazio-temporali, fornendo all’atleta le corrette informazioni su distanza, posizione, dimensione, velocità del bersaglio. Sulla base di quanto elaborato in tal modo, si organizzeranno le azioni per giungere al risultato sperato. Difficoltà, errori, prestazioni incostanti, potrebbero essere in relazione a
carenze nelle funzioni visive, in tal caso sarà possibile intervenire con training specifici migliorativi per ogni singolo atleta in relazione anche al tipo di ruolo.